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La flora terrestre dell'Elba

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L’Isola d’Elba è un’isola rigogliosa, situata tra il Mar Ligure e Mar Tirreno, che offre escursioni entusiasmanti grazie alla varietà dei suoi ambienti e delle specie vegetali presenti, sviluppatesi a causa di diversi fattori che sono intercorsi sul territorio nel corso degli anni, partendo dalla formazione dell’Isola, con le sue vicende geologiche e le variazioni climatiche avvenute in periodi come l’era della glaciazione. In passato l’Elba era infatti collegata al continente, e anche questo ha influito sulla flora dell’Isola, ne sono testimonianze specie come il fiordaliso rupestre, l’aglio delle streghe e l’agazzino. Elementi più moderni come l’intervento dell’uomo, hanno in seguito contribuito a stravolgere la morfologia del territorio come i rimboschimenti avvenuti nel dopoguerra, l’estrazione del metallo nelle epoche passate, il taglio dei boschi, le coltivazioni agricole e gli incendi che spesso sono avvenuti negli anni. In seguito a fattori come quelli elencati, si sono sviluppate ad esempio nelle zone un tempo coltivate, come vecchi vigneti abbandonati piante come l’Erica arborea e l’Alaterno.Passeggiando per i sentieri dell’Isola, immersi nel verde e nella tranquillità, si possono ammirare tuttavia specie particolari che si possono riscontrare solo in alcune zone, rendendo il nostro territorio ancor più eccezionale, come il fiordaliso del Monte Capanne, il fiordaliso dell’Elba o del Volterraio, la Viola del Capanne e la biscutella dell’Elba.Oltre a queste vi sono piante presenti anche in altre zone come la Provenza o la Catalogna, come l’ortica verde scura, il cardo di Casabona o la radichiella occidentale.
Se si vuole apprezzare appieno, la bellezza dell’Isola, il periodo ideale è sicuramente quello della primavera, che con i suoi fiori dai colori vivaci, ricopre l’Isola, in un’armonia di colori unici, seguita dai frutti dell’autunno, che nascono nei boschi e nella macchia mediterranea tra cui il corbezzolo, il lentisco, il biancospino o gli arilli dei tassi, situati nella zona verso il Monte Capanne; si tratta di piccoli semi paragonabili a dei frutti, di cui solo la rossa polpa invitante è commestibile una volta giunta a maturazione. Il territorio elbano gode di un clima particolarmente mite con periodi estivi caldi e non molto piovosi e inverni non troppo rigidi. La flora dell’Isola non smette mai di germogliare, nemmeno nei periodi di ottobre, con l’arrivo delle prime piogge, quando le piante del sottobosco, sembrano tornare al loro splendore. Alberi sempreverdi si susseguono oltre a specie arboree come pini mediterranei, boschi di lecci, situati sui pendii più umidi e freschi, castagni, acacie, eucalipti e sugheri (Literno, La Pila, Valdana e Ortano).La flora dell’Isola presenta per la maggior parte specie tipiche della macchia mediterranea, che con il suo verde e i suoi profumi di piante aromatiche come la menta, lavanda, il finocchio o il rosmarino, rivela un mondo vegetale tutto da scoprire, dalle specie arboree agli arbusti fino al sottobosco. Impossibile non nominare il Mirto, arbusto tipico della macchia mediterranea, con le sue foglie verdi e i suoi petali dal colore bianco, produce un frutto dalla colorazione nerastra che matura nel periodo tra novembre e dicembre. Rinomato fin dall’antichità per i suoi molteplici utilizzi, sia in nel settore della cosmetica per i suoi oli, sia per la produzione di liquore, derivante dalle sue bacche (mirto rosso) e delle sue foglie (mirto bianco).Tra le specie arboree  è da ricordare il sughero, utilizzato in passato dai pescatori dell’Isola, per la fabbricazione di galleggianti e segnali delle reti. Si tratta di  piante dal fusto contorto, rami nodosi, foglie verde scuro e una chioma rada e irregolare.Spostandosi verso le zone più asciutte lontane dal mare, la macchia cambia e presenta specie come cisti  e il lentisco, che danno origine alla macchia a cisti. Sull’isola troviamo anche il bosco misto di latifoglie, in prossimità di corsi d’acqua e altre zone, dove dominano il carpino nero, l’ontano nero e il biancospino. Un esempio di questo tipo di vegetazione si riscontra lungo le pendici del monte Capanne.Infine ricordiamo i castagneti, un tempo largamente diffusi sull’Isola tra Marciana e Poggio, decimanti da una malattia proveniente dalla liguria, è possibile osservarne alcuni nella zone di Marciana, Poggio, S.Ilario, S.Piero e le colline sopra Pomonte.
Sull’Isola è possibile ammirare anche magnifici esemplari d'orchidee terrestri, nascoste all’interno dei boschi e della macchia mediterranea. Il Monte Calamita, in particolare è stato battezzato “Oasi delle orchidee”.
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